Mi corre l’obbligo sottolineare che a prescindere la volontà di richiedere aiuto, la categoria delle partite iva ( lavoratori autonomi ), va aiutata incondizionatamente in questo periodo . Il governo sta facendo poco per loro ( solo 600 euro una tantum ) nel mese di marzo e forse anche ad aprile , ma è poco, troppo poco ( soprattutto per chi è monoreddito e figli a carico ). Non dobbiamo dimenticare che le nostre partite iva sono rappresentate dalla piccola media impresa e che su base nazionale sono proprio loro ( PMI) che rappresentano circa il 70 % del PIL , sono il motore dell’economia . Non dobbiamo dimenticare che in tempi normali danno sostegno al ceto impiegatizio, sostengono le pensioni, sostengono le disoccupazioni e non ultimo il reddito di cittadinanza. Quelli che puntualmente, ad ogni legge di bilancio e ad ogni manovra economica, sono chiamati a fare sacrifici economici….. e puntualmente rispondono, con la dignità che li contraddistingue a sacrifici che di anno in anno aumentano. A mio avviso vanno aiutati a prescindere, perché loro non chiederanno mai aiuto, sono persone determinate e orgogliose di quello che fanno . Dovremmo essere noi ad indicare alle amministrazioni locali competenti ( visto che tutti i comuni si stanno organizzando a fare raccolta fondi coronavirus ), i titolari di p. Iva e per la prima volta essere proprio loro i primi a ricevere aiuti; l’invito è rivolto a tutti coloro che pur stando a casa in quarantena ricevono l’indennizzo senza fare istanza di sostegno al reddito. Questo vuol dire essere paese solidale , questo vuol dire amare il proprio paese
se non ti aiuti tu
non ti aiuta nessuno